Il Santa Lucia batte il Cantù fuori casa e archivia la finale scudetto in Gara 2. Il team del Mister Di Giusto non si ferma 72 a 52. I gialloblù hanno chiuso la sfida per lo scudetto senza neanche arrivare a Gara 3. Succede quando si è troppo forti. E allora accade che Unipol Briantea 84 Cantù venga battuta al Pianella, in casa propria, mettendo “fine” alla parola Scudetto già in Gara 2.
Il quintetto canturino riesce a portare a casa un punto in più dell’andata – Gara 1 era finita 66 a 51 -, ma non basta. Il team allenato da Carlo Di Giusto vince e stravince. Supercoppa, Coppa Italia e ora scudetto, il 21° per l’esattezza.
IL DETTAGLIO
Si chiama Mapooro Arena, ma tutti lo conoscono come PalaPianella – o più semplicemente Pianella. Parliamo dello stadio che ha ospitato la finale scudetto tra Cantù e Santa Lucia e che ha visto protagonisti non solo i giocatori. Le stime parlano infatti di oltre 3.500 spettatori, centinaio più centinaio meno, un vero record per un evento di questo genere.
Ad arricchire una competizione già spettacolare di per sé è stata la presenza di Ron Artest (in arte, Metta World Peace). L’ex giocatore NBA dei Lakers, ora al Cantù, ha alzato la palla a due dando il via alla finale.
22-10 dopo il primo quarto, 35-31 dopo il primo tempo, 55-43 dopo la terza sirena. Com’è andata a finire lo sappiamo tutti. Cantù realizza il primo canestro dopo ben 3 minuti e non ottiene neanche un vantaggio nel corso di tutta la sfida. Il Santa Lucia sfrutta tutti i suoi assi. La fisicità di Mehiaoui, i rimbalzi di Rossetti, i tiri da 2 di Cavagnini.
I gialloblù espugnano il Pianella battendo per la quinta volta consecutiva il quintetto canturino che, dalla Coppa Italia allo scudetto, passando per la Final Eight di Champions League, non è mai riuscito a regalare una vittoria ai propri sostenitori.
MAI FERMARSI
Ora è tempo di festeggiare, riposare e pensare al prossimo anno. C’è la consapevolezza di poter fare meglio in campo internazionale, ma soprattutto la certezza di aver fatto piazza pulita contro le compagini italiane.
Il 21° scudetto è un grande risultato. Ma c’è un treno chiamato Santa Lucia che non intende fermarsi.