Rassegna stampa

La riorganizzazione delle Asl non contempla tagli, ma solo fisiologica razionalizzazione”. Intervista a Vincenzo Panella

(Quotidiano Sanità)

Il processo di riorganizzazione delle Asl, e in particolare quello relativo alla Roma 2, “non contempla tagli, ma solo una necessaria e fisiologica razionalizzazione”. Per quanto concerne la complessiva politica del personale, “è in corso un radicale cambio di passo, che metterà fine alla piaga del precariato”. Vincenzo Panella, dallo scorso dicembre Direttore generale Salute e Politiche Sociali, in questa intervista traccia un bilancio dei primi sei mesi del suo operato e rivela pieno ottimismo, anche in relazione ai nodi più spinosi, come quello della mobilità sanitaria. “La cifra di passivo è facilmente recuperabile”.

A che punto siamo con il processo di riorganizzazione delle Asl?
Si procede secondo il percorso tracciato dalla legge 17, approvata dal Consiglio regionale il 31 dicembre 2015, che prevede di arrivare entro il 2018 ad un numero di 8 Asl, rispetto alle 12 attuali. A Roma di fatto il processo è quasi concluso con la nascita delle Asl 1 e 2 che racchiudono quattro aziende e cioè le ex A, E , B e C. In provincia di Roma dal primo luglio 2018 resteranno solo 2 Aziende, mentre nulla cambierà nelle quattro province. Alla fine di questo processo il quadro organizzativo della sanità laziale apparirà profondamente semplificato con meno Asl e meno aziende ospedaliere e dunque con minori risorse destinate alla burocrazia e maggiori ai servizi sanitari per i cittadini.

L’Asl Roma 2 sembra mostrare alcune criticità: tagliate del 5% le unità operative, sia su base territoriale che ospedaliera. E poi il nodo dei contratti con le cooperative: molti lavoratori, circa 300, rischiano di andare a casa. E i servizi di pulizia nelle strutture ospedaliere. Come pensate di intervenire?
Gli uffici della Direzione regionale sanità stanno esaminando proprio in questi giorni gli atti aziendali della Asl Roma 2. Il processo di organizzazione avviato non contempla tagli, ma solo una necessaria e fisiologica razionalizzazione delle strutture di governo esistenti, senza per questo penalizzare il modulo operativo dei due importanti ospedali della nuova Azienda, cioè il S. Eugenio e il Pertini. Si procede con grande equilibrio e ascolto, evitando strappi. Infine dico subito che siamo impegnati per evitare licenziamenti. Quelli decisi dalla società che gestisce il servizio di pulizia sono stati ritirati grazie al dialogo che come Regione abbiamo messo in campo e che proseguirà anche per gli altri servizi. Aggiungo che, in parallelo, stiamo valutando anche l’Atto aziendale della Roma 1. (…) Continua a leggere