Rassegna stampa

Licenziati e beffati. In guerra i lavoratori delle pulizie

(il Tempo.it)
Abbiamo ricevuto il 70 per cento della mensilità di febbraio e marzo; gennaio ci è stato saldato in tre rate con due mesi e mezzo di ritardo. Ma sa qual è la cosa allucinante? Che ci hanno chiesto anche i soldi indietro, ci chiedono di effettuare il risarcimento praticamente di due anni e mezzo di stipendi affermando di averci corrisposto più del dovuto». I lavoratori della ditta di pulizie Ma.Ca. licenziati – 61 tra S. Eugenio, Cto e Distretti della Asl Roma 2 – si fanno fotografare mostrando la lettera che lo spiega. Sono saliti sul tetto dell’ospedale, sono riusciti a strappare un incontro in Regione che non è servito, si sono incatenati, stanno facendo lo sciopero della fame. (…)Altro capitolo lo stato di agitazione del personale amministrativo delle cooperative Capodarco e Maggio 82. «Ad oggi, nessuna convocazione ci è giunta dalla Regione Lazio. Se non avremo garanzie sarà sciopero», spiegano i Segretari Regionali di Cgil Fp Mastropietri, della Cisl Fp Gunnella e della Uil Fpl Calcagni. Non è tutto per la Asl Roma 2. Ieri l’altro, il Commissario straordinario Flori Degrassi ha fatto recapitare a tutti i dipendenti dell’Azienda una disposizione di servizio. Oggetto: il loro rapporto con i media. «In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa – si legge – si richiama l’attenzione sul fatto che i dipendenti, non possono intrattenere rapporti con giornali, radio, tv , ad esempio rilasciando interviste o divulgando informazioni apprese in ragione della propria funzione lavorativa. Per rispondere a richieste di notizie, i dipendenti devono essere espressamente autorizzati dalla Direzione aziendale. La mancata osservanza dei doveri richiamati concretizza la responsabilità personale del dipendente, oltre a tradursi nell’applicazione di sanzioni disciplinari e contrattuali».
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